Ringraziamo tutti coloro che hanno riconosciuto gli sforzi ed i risultati di questi mesi e che hanno deciso di darci fiducia. Ringraziamo tutti coloro che per mesi ci hanno chiesto di poterli rappresentare e che per mesi hanno inviato mail messaggi Whatsapp e telefonato.
Abbiamo sempre cercato di rispondere ad ogni telefonata, ad ogni messaggio e ad ogni mail. Sfortunatamente Messanger non è stato probabilmente in grado di gestire la mole di messaggi e si è bloccato da tempo.
Ricordiamo che quello che l’obiettivo che ci poniamo è disponibile sulla home di questo sito.
Obiettivo che coincide con le stesse conclusioni dell’incontro di Arese del 10.11.2019.
L’obiettivo è infatti quello di proseguire sul cammino intrapreso. Ossia ricostruire in modo razionale quanto accaduto alle nostre cellule e tornare, come genitori, a poter decidere del destino delle cellule dei nostri figli.
Per fare questo serve tempo, impegno, fatica, studio da parte di qualcuno in quanto le cose non si scoprono, non si verificano e non si studiano da sole.
Per ottenere informazioni corrette in questi mesi abbiamo fatto di tutto e di più. Tali informazioni hanno permesso di ricostruire parte di quanto accaduto e di ridare una speranza a quei genitori che tengono alle cellule dei loro figli e vogliono proseguire nella scelta di conservarle.
Per ottenere informazioni genuine si è deciso anche di andare a Ginevra nel procedimento penale in corso, partecipando in vesti di papà (ma che si porta dietro inevitabilmente l’avvocato che ascolta le risposte, le dichiarazioni, che vede documenti e suggerisce le domande. Un avvocato che assiste stragiudizialmente, proprio tramite quel papà, altri genitori).
Siamo andati a Varsavia per fare un audit e per verificare i documenti anche dei trasporti (in particolare: ginevra/polonia e belgio/polonia).
Abbiamo parlato con ex dipendenti e responsabili dei laboratori di cryo save per avere notizie e informazioni su quanto accaduto.
Tutto questo ha richiesto molto tempo ed energie e, per proseguire a farlo, servirà sicuramente altro tempo ed altre energie.
Per poter modificare il contratto proposto da famicord (modello proposto 1.0) ci siamo (e ci stiamo) confrontando con gli studi legali svizzeri, polacchi di Famicord e con i CEO e con i loro responsabili.
I contratti non si cambiano da soli ma occorre leggerli, studiarli, analizzarli e poi confrontarsi sui punti che non si condividono e che si richiede di modificare per tutelare al meglio i genitori ed i nostri figli.
Per i test (a campione e non su tutti) di vitalità e di corrispondenza biologica da noi proposti ad Arese (e accettati dalla famicord) occorre anche organizzarli, definire le modalità, le procedure e soprattutto le garanzie.
Stiamo confrontandoci con famicord e con laboratori stranieri accreditati (in quanto come noto le cellule staminali non possono rientrare nel nostro paese senza autorizzazione del ministero. Questo vale per un trapianto o utilizzo su paziente, questo vale per un test).
Crediamo che sia chiaro che non basta dire “facciamo il test” ma occorre che qualcuno si attivi e si confronti con chi di dovere per renderlo possibile e per fare in modo che il risultato sia garantito e che sia tutelato l’anonimato di chi (estratto tra coloro che si sono resi disponibili) verrà sottoposto al test.
Occorre anche raccogliere i consensi, predisporre i moduli, dividere per anni le persone disponibili in modo da avere quello che ci interessa: la copertura totale degli anni di conservazione per capire se l’attività di cryo save (ossia il processamento e la conservazione dei nostri campioni) è stata influenzata dai suoi problemi finanziari economici.
Per fare questo ci stiamo confrontando da mesi con i responsabili scientifici della famicord, abbiamo passato ore al telefono con biologi, genetisti e vari laboratori. abbiamo impiegato e dovremo ancora impiegare tempo, tanto tempo.
Inoltre, per poter avere maggiore peso contrattuale serviva e serve poter agire ufficialmente in nome e per conto di tante famiglie e non in nome e per conto solo dei nostri figli.
Per imedtech/pay pal : i documenti raccolti saranno consegnati al procuratore di Ginevra che segue il procedimento alla prossima udienza fissata per marzo. Per chi riceve ancora messaggi da pay pal per quel pagamento: invito, ancora una volta, dopo che il CEO di quella società ha risposto alla mia specifica domanda che non ha idea del motivo di quelle richieste, di non fare nulla. Nulla è dovuto.
Per tutto il resto stiamo proseguendo nella ricostruzione di tutti i tasseli di questa vicenda. In ultimo, nei giorni scorsi, abbiamo recuperato anche informazioni in merito alle cellule lasciate a ginevra e spostate in Portogallo alla Biosckin.
Per la vendita del data base, la cui vendita mi è stata confermata dal ex ceo cryo save, stiamo preparando un minuzioso e documentato (anche con i contratti recuperati nel processo di Ginevra) esposto ragionato al Garante. Le cose quando si fanno, si fanno bene.
Come naturale, le ulteriori precise informazioni saranno trasmesse via e-mail (o altri canali riservati) a tutti coloro che hanno deciso di manifestare la loro stima ed il riconoscimento per quanto fatto e che hanno quindi deciso di darci fiducia su questo cammino.
Nei prossimi giorni coloro che hanno conferito mandato riceveranno una mail di prova al fine di verificare la correttezza dell’indirizzo E.Mail comunicatoci in fase di compilazione per poi poterla usare per le necessarie comunicazioni ed aggiornamenti.
Ringraziamo personalmente tutti coloro che hanno voluto dimostrare il loro supporto e apprezzamento per tutto quello che è stato fatto e condiviso in questi mesi.
A cosa serve il mandato?
In quattro parole: “rendere possibile tutto questo“
Massimiliano Seregni
Raffaella Di Castro